Oltrepò pavese, Torrevilla compra Il Montù: marchio e vigneti per crescere all’estero

L’operazione che cambia la geografia del vino in provincia di Pavia

“L’acquisizione del marchio Il Montù per il prestigio. I nuovi 70 ettari di vigneti per la sostanza”. Non usa giri di parole il presidente di Torrevilla, Massimo Barbieri, per descrivere l’operazione di acquisto del ramo d’azienda della Cantina Storica Il Montù Beccaria (PV). Una “fusione” che cambia la geografia del vino in Oltrepò pavese, soprattutto per la produzione di Buttafuoco, Sangue di Giuda e Pinot Nero.

Con Il Montù, la viticoltori associati di Torrazza Coste e Codevilla punta a qualificare ulteriormente la produzione con le uve del nuovo conferitore e socio della cooperativa, Fabio Tonalini, presidente del Montù. Gli ettari vitati complessivi salgono dunque a circa 670.

L’esperienza sui mercati esteri del numero uno della cooperativa di Montù Beccaria (PV) sarà inoltre messa a disposizione di Torrevilla, per crescere soprattutto all’estero, ma anche per diversificare nella Grande distribuzione organizzata (Gdo).

La cooperativa di Torrazza Coste fattura oggi 10 milioni di euro all’anno (2,5 milioni di bottiglie) e conta di crescere ancora. “Grazie a questa operazione – commenta Massimo Barbieri – daremo più tranquillità ai nostri soci, in un periodo così difficile come quello attuale. La stessa operazione è stata chiusa in un periodo non semplice, ma in un clima di totale armonia e naturale condivisione degli obiettivi”.

“Il potenziale qualitativo di Torrevilla è già elevato – aggiunge il nuovo socio Fabio Tonalini – la vera sfida sarà dunque aiutare l’azienda a crescere all’estero. Il Montù aveva già una quota molto elevata rispetto alla media dell’Oltrepò pavese: il 17% contro il 3%. Per una terra come questa, capace di produrre uve di altissima qualità, il 3% non è nulla, occorre puntare al 30%. Credo molto in questa sfida e conto di portarla a compimento”.

La produzione enologica sarà svolta nelle strutture di Torrevilla, mentre Il Montù continuerà a produrre grappe e distillati a Montù Beccaria, in una delle quattro distillerie rimaste ormai attive in Lombardia. La distribuzione degli spirits affiancherà quella dei vini, con la medesima rete vendita.

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